Nel 2016 in Italia si sono registrati 15 errori giudiziari in senso tecnico. Significa che 15 persone sono state risarcite dallo Stato per essere state condannate con sentenza definitiva e in seguito assolte dopo un processo di revisione. Scorrendo le statistiche dello scorso anno, ci siamo resi conto che i casi si sono concentrati soprattutto in una città: gli errori giudiziari a Perugia, infatti, sono stati addirittura 7 dei complessivi 15. Per questo, quando siamo stati contattati dal giornalista Enzo Beretta di “Umbria24” per un’intervista, abbiamo accettato volentieri di realizzare una nostra elaborazione ad hoc dei dati relativi agli ultimi anni nel capoluogo umbro. Il risultato? Questo articolo che pubblichiamo integralmente.
Tre milioni e mezzo di euro sono stati liquidati dalla Corte d’appello di Perugia nel 2016 per risarcire gli errori giudiziari. Dopo Reggio Calabria è l’importo più elevato in un Paese dove 12 errori giudiziari sono costati allo Stato complessivamente 15 milioni di euro. Il dato preoccupa perché 7 dei 12 errori totali sono stati riscontrati a Perugia. Ossia più della metà: il 58 per cento. I numeri del ministero della Giustizia sono stati rielaborati e messi a disposizione dal giornalista Valentino Maimone cofondatore di Errorigiudiziari.com, archivio di innocenti finiti in manette. Sul fronte delle ingiuste detenzioni i 16 casi umbri sono stati liquidati in 154 mila euro. Il trend è positivo: 9 casi nel 2015 sono costate 328 mila euro, gli 11 del 2014 invece 564 mila. La somma fa 36 ingiuste detenzioni negli ultimi tre anni. Calcolatrice alla mano la giustizia sbagliata a Perugia nel 2016 è costata diecimila euro al giorno.
Oltre 150 mila euro per le ingiuste detenzioni
«La differenza tra gli errori giudiziari e le ingiuste detenzioni è sostanziale – spiega Maimone a Umbria24 -: nel primo caso il processo di revisione annulla una sentenza definitiva e i risarcimenti sono più elevati. Con le ingiuste detenzioni, invece, viene quantificato il periodo di custodia cautelare trascorso in carcere o agli arresti domiciliari e l’importo massimo dell’indennizzo è di 516 mila euro. Diversamente dagli errori giudiziari per cui non esistono limiti economici trattandosi di azioni civili di risarcimento». Dunque: 154 mila euro di ingiuste detenzioni nel 2016, circa lo 0,5 per cento del totale nella Penisola dove sono stati liquidati 28 milioni di euro.
Risarcimenti: «Voce di bilancio gravosa»
«Pesano a Perugia gli errori giudiziari. E’ interessante studiarne l’andamento perché se nel 2016 sono stati 7, nel 2015 non c’è stato neppure un caso mentre sono stati due quelli dell’anno precedente 2014 liquidati con 400 mila euro. Nove, perciò, in tre anni». Troppi? «Considerazioni di questo tipo non se ne possono fare perché andrebbe fatto il rapporto con il numero di abitanti e poi dovrebbe tenersi conto del numero delle notizie di reato. Sono tante le variabili per poter fare un raffronto tra città più o meno virtuose». I dati – secondo il giornalista – non sono utili per stabilire in quale distretto intervenire. «Quanto meno noi non ne siamo in grado. Potrebbe farlo il dipartimento di statistica giudiziaria del ministero se ancora esistesse ma è stato abolito da qualche anno. Nove errori giudiziari a Perugia in tre anni potrebbero sembrare pochi ma se una Corte d’appello come Perugia comporta allo Stato un costo di circa quattro milioni di euro per i risarcimenti quella è da intendersi come una voce di bilancio particolarmente gravosa. E’ una spia rossa che non può non accendersi. Insisto nel ripetere che anche solo una persona finita in carcere per errore è una cosa catastrofica perché sono gli innocenti a rimetterci. Quei quattro milioni non potranno mai risarcire le sofferenze patite dalle 9 persone che magari sono state in carcere cinque, sei, otto anni…».
Perugia come nessun’altra città per errori giudiziari
A Perugia sono stati giudicati errori commessi in altri distretti giudiziari? «No – spiega Maimone -. Per gli errori giudiziari la Corte d’appello giudica per il proprio distretto d’appello. Il 2016 è andato male per Perugia, diversamente dall’anno precedente, l’erogazione del risarcimento comunque si riferisce a casi di anni indietro. Non possiamo sapere a quando risalgono i sette errori giudiziari contabilizzati nel 2016. Nella classifica, comunque, Perugia è quella che di gran lunga ha liquidato il maggior numero di errori giudiziari».
Nastro d’argento
Il docufilm realizzato da Errorigiudiziari.com, «Non voltarti indietro», ha ottenuto una menzione speciale ai Nastri d’argento Doc 2017. La premiazione si terrà il 3 marzo a Roma e in quella circostanza saranno presenti gli altri fondatori dell’associazione, il giornalista Benedetto Lattanzi e l’avvocato Stefano Oliva.