Poco meno di un milione e 800 mila euro. In cinque anni. Diciannove volte meno che in Italia. È la somma complessiva versata come risarcimento alle vittime di errori giudiziari in Belgio. Lo ha reso noto il ministero degli Interni locale.
In particolare, dal 2009 al 2013, sono state risarcite per essere state in carcere ingiustamente 273 persone. Ciascuna di loro ha ottenuto dalla Commissione sui ricorsi per ingiusta detenzione un indennizzo medio di 6531 euro, per un totale di 1.783.091 euro. Tutte le vittime erano state in cella per almeno 8 giorni. E il risarcimento, spiega il ministero degli Interni belga in una nota, è diretto al coprire i loro danni morali e non patrimoniali.
Tendenza al ribasso
Ma com’è la situazione degli errori giudiziari in Belgio? Secondo le cifre fornite dalle istituzioni, l’entità dei risarcimenti è andata diminuendo. Nel quinquennio preso in considerazione, si è passati da 85 cittadini indennizzati nel 2009 a 60 nel 2010, per scendere ancora a 53 nel 2011, a 40 nel 2012 e a 35 nel 2013.
Il confronto con l’Italia
Per avere un termine di paragone, vale la pena fare il raffronto con l’Italia. Dal 1992 al 2019 il totale delle persone indennizzate e risarcite per ingiusta detenzione ed errori giudiziari ha superato quota 28.800, per una spesa complessiva superiore agli 820 milioni di euro. E i numeri continuano a crescere, al ritmo di circa mille nuovi casi l’anno e una spesa media annuale di più di 28 milioni di euro, come dimostrano i dati più aggiornati.
Quanto vale un giorno di ingiusta detenzione in Belgio
Il Ministero dell’Interno belga, che fa sapere come non esistano statistiche sul numero di persone finite in carcere ingiustamente ogni anno, ricorda che un risarcimento può essere possibile per le vittime di errori giudiziari, ma a determinate condizioni. L’importo massimo stabilito, che era di 100 euro al giorno nel 2013, è sceso a 75 euro nel 2014.
Le richieste respinte
La Commissione belga sui ricorsi per ingiusta detenzione ha ricevuto 493 richieste e ne ha respinte 220. Il motivo è analogo a quello che anche in Italia porta le corti d’appello a rifiutare la riparazione per ingiusta detenzione secondo l’art.314 del nostro codice penale: l’indennizzo non è dovuto se l’indagato ha avuto un comportamento che potrebbe aver causato il suo arresto e la successiva detenzione.
(fonte: Menara.ma, 26 dicembre 2014)