Negli ultimi dieci anni in Finlandia il numero di persone finite in carcere ingiustamente e per questo risarcite è quadruplicato. Nel 2017 lo Stato ha speso infatti circa 3 milioni di euro in indennizzi, contro i 720 mila euro del 2007. Sono numeri decisamente più bassi rispetto a quelli italiani, ma vanno anche rapportati alla popolazione (che è circa un decimo di quella del nostro Paese). Cosa c’è dietro questa progressiva tendenza all’aumento di casi di ingiusta detenzione ed errori giudiziari in Finlandia? Secondo il responsabile degli affari legali del Ministero del Tesoro finlandese, Pekka Syrjänen, l’incremento è dovuto al fatto che i tribunali tendono a comminare sentenze di condanna a una reclusione sempre più lunga perché collegata a reati più seri. Di conseguenza, anche le richieste di risarcimento da parte di condannati da innocenti risultano più elevate.
A conferma di ciò, la somma record dello scorso anno pare sia stata pagata come risarcimento per ingiusta detenzione di sole cinque persone. Inoltre, secondo Pekka Syrjänen, gli stranieri sarebbero stati privati della libertà personale più a lungo di altri negli ultimi anni. La polizia, infatti, può arrestare una persona se non ha il permesso di soggiorno permanente in Finlandia, e se ritiene probabile che, lasciando il Paese, la persona eviterà un’indagine preliminare, a un conseguente processo e a una possibile condanna.
I casi che più spesso comportano lunghi periodi di detenzione (e dunque un più alto rischio di risarcimenti elevati, se l’indagato viene in seguito riconosciuto innocente) sono quelli collegati alla droga. Ma sono anche quelli che provocano più spesso gli errori giudiziari in Finlandia.
Come si calcola il risarcimento
L’istituto del risarcimento per ingiusta detenzione è stato introdotto nell’ordinamento giudiziario finlandese negli Anni 70 (in Italia solo dal 1989) Secondo la legge, qualunque carcerazione che sia superiore alle 24 ore fa scattare un risarcimento automatico. La base di calcolo è di 100-120 euro al giorno (meno della metà rispetto alle tabelle previste dal nostro ordinamento), ma l’indennizzo può aumentare in funzione della durata della carcerazione, la gravità delle accuse e l’età dell’indagato. Il periodo medio trascorso in carcere dalle vittime di ingiusta detenzione in Finlandia è inferiore a una settimana. Nel caso degli stranieri la durata si allunga invece a circa sei mesi, ma in questo caso il risarcimento copre anche le spese processuali.
Famosi errori giudiziari in Finlandia
Negli ultimi due anni, i casi di errori giudiziari in Finlandia non sono mancati.
Anneli Auer fu accusata di aver ucciso il marito. Passò circa 600 giorni in carcere, prima di essere dichiarata innocente. I suoi avvocati chiesero 2,5 milioni di euro di risarcimento, ma nel 2016 ottenne solo 500 mila euro.
Un giocatore di pallavolo, accusato di violenza sessuale aggravata, ha passato poco più di 12 mesi in carcere da innocente. Assolto, lo scorso anno ha chiesto allo Stato finlandese 380 mila euro. Ne ha ottenuti soltanto 200 mila, ma la somma è stata calcolata secondo parametri comunque molto superiori alla norma: 500 euro per ciascun giorno passato da innocente dietro le sbarre.
(fonti: Yle, Helsingin Sanomat)
Ultimo aggiornamento: 13 maggio 2018