professionalità dei magistrati

Giudici e Pm? Per il Ministero sono praticamente infallibili

I magistrati italiani? Infallibili, o giù di lì. Stando ai numeri ufficiali del Ministero della Giustizia, il loro operato è pressoché ineccepibile, come se Pm e giudici non sbagliassero praticamente mai. Dunque, tutte le lamentele di coloro secondo cui le decine di migliaia di casi di ingiusta detenzione ed errori giudiziari in Italia sono responsabilità dei magistrati, non hanno ragione d’essere. Singolare conclusione, in un Paese in cui negli ultimi trent’anni sono oltre trentamila gli arrestati e condannati da innocenti, per una spesa complessiva in indennizzi e risarcimenti di circa 900 milioni di euro. Eppure è quello che si ricava dalla risposta che il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, ha dato all’interrogazione parlamentare dell’onorevole Enrico Costa: il deputato, uno tra i più sensibili e attenti al tema, aveva da tempo un pallino, quello di sapere quale fossero i risultati della periodica valutazione da parte del CSM della professionalità dei magistrati, il test che determina gli scatti di carriera di giudici e Pm. Ebbene, nella su interrogazione a risposta immediata (nel corso del “Question time” che si è svolto alla Camera dei deputati il 20 ottobre 2021), ha richiesto al Ministro di conoscere quanti siano i casi di valutazione di professionalità positiva, non positiva e negativa dal 2017 a oggi. Il risultato? Lasciamo parlare i numeri elencati dal Ministro Marta Cartabia.

«Nell’anno 2017 le valutazioni negative di professionalità dei magistrati sono state 11 (pari allo 0,8 %), le valutazioni non positive sono state 11 (0,8 %) e le valutazioni positive sono state 1.425 (98,5 %)», ha spiegato il titolare del dicastero di via Arenula.

«Nell’anno 2018 le valutazioni negative sono state 5 (0,2 %), le valutazioni non positive sono state 3 (0,1 %) e le valutazioni positive sono state 1.994 (99,6 %). Nell’anno successivo, il 2019, le valutazioni negative sono state 6 (0,5 %), le valutazioni non positive sono state 3 (0,2 %) e le valutazioni positive sono state 1.274 (99,3 %)».

«Nell’anno 2020 le valutazioni negative sono state 6 (0,5 %), le valutazioni non positive sono state 4 (0,3 %) e le valutazioni positive sono state 1.297 (99,2 %); nell’anno 2021 (a tutt’oggi) le valutazioni negative sono state 7 (0,5 %), le valutazioni non positive sono state 3 (0,2 %) e le valutazioni positive sono state 1.404 (99,3 %)».

Riassumendo, nel quinquiennio preso in considerazione (vale a dire dal 2017 al mese di ottobre del 2021) «le valutazioni negative sono state in totale 35 (pari allo 0,5 %), quelle non positive sono state in totale 24 (0,3 %) e le valutazioni positive sono state in totale 7.394 (99,2 %)».

«Il 99,2% di giudizi positivi del sulla professionalità dei magistrati dimostra la totale
inutilità della procedura. Sulla valutazione professionale di un magistrato serve una valutazione seria e non solo formale», ha commentato l’onorevole Enrico Costa, «perché se un pubblico ministero arresta cento persone e quasi tutte vengono assolte, se un giudice in quattro anni vede annullate tutte le sue sentenze, questo deve avere un rilievo sulla sua carriera».

«Le valutazioni di professionalità dei magistrati sono un giudizio molto importante nella carriera di un magistrato perché attengono alla sua laboriosità e preparazione e dovrebbero soffermarsi anche sull’esito dei loro atti», ha continuato l’onorevole Costa. «Oggi invece le promozioni sono di fatto automatiche e se tutti sono considerati bravi o bravissimi, a farla da padrone sono le correnti: se appartieni a una corrente fai carriera, altrimenti no».

 

Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone

Ultimo aggiornamento: 20 ottobre 2021

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