Questo signore dall’aria distinta che vedete nella foto si chiama Peter Pringle. È irlandese, ha 80 anni. Nel suo passato c’è una delle esperienze più tragiche che si possano immaginare: finire nel braccio della morte da innocente, accusato di un crimine mai commesso. Sì, perché fino agli Anni 80 – il periodo a cui risale la vicenda di Peter Pringle – in Irlanda vigeva ancora la pena di morte. E lui era stato condannato per un omicidio a cui era totalmente estraneo. La giustizia irlandese se n’è accorta soltanto 14 anni dopo.
Oggi vive in un cottage circondato da due ettari di terreno che coltiva insieme con la moglie Sunny Jacobs, californiana, anch’essa vittima di un clamoroso errore giudiziario negli Stati Uniti (per il quale è stata costretta a subire 17 anni in carcere da innocente) e che ha conosciuto proprio in seguito alla sua tragica esperienza, durante una delle tante conferenze di sensibilizzazione sul tema degli errori giudiziari che ancora oggi i due tengono in qualità di testimonial della grande organizzazione americana Innocence Project.
Noi di Errorigiudiziari.com abbiamo intervistato Peter Pringle in occasione del primo convegno internazionale sugli errori giudiziari, organizzato a Roma da Italy Innocence Project. In seguito lo abbiamo incontrato altre volte, l’ultima delle quali al Festival della Giustizia Penale di Modena. Ascoltate le sue parole in questa video-intervista: bastano da sole a rendere l’idea dello spessore del personaggio.