Peso morto a Roma

“Peso morto” a Roma, lacrime e applausi per la storia di Angelo Massaro

È arrivata anche la prima volta di “Peso morto” a Roma. Come era già stato per il nostro precedente “Non voltarti indietro”, volevamo che anche questo fosse un appuntamento speciale con il pubblico della nostra città. In realtà ha finito per essere molto di più, un evento capace di scatenare un’energia tutta particolare, toccare il cuore e le coscienze di chi vi ha partecipato, commosso tutti noi nel profondo. Il docufilm sulla storia di Angelo Massaro, 21 anni in carcere da innocente per colpa di un’intercettazione, era stato selezionato per partecipare all’Extra Doc Festival, il concorso che premia i migliori documentari della stagione realizzato dalla Fondazione Cinema per Roma e prodotto con il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo. La proiezione era stata fissata per domenica 13 novembre, alle ore 19, presso una delle sale dello stesso MAXXI.

peso morto locandina
La locandina ufficiale del docufilm Peso morto.

Dire che è stato un successo sarebbe riduttivo. A vedere l’opera diretta da Francesco Del Grosso il pubblico è accorso assai più numeroso di quanto avremmo anche solo immaginato. Prima di entrare in sala, aveva atteso paziente, in una coda sempre più lunga man mano che passavano i minuti. Per poi assistere alla proiezione di “Peso morto” a Roma in un silenzio irreale, attento, partecipe.

Ma c’è stato un momento preciso in cui siamo rimasti davvero ko.  Dopo l’ultimo fotogramma, non appena sono partiti i titoli di coda, con la sala ancora buia, il pubblico è esploso in un applauso potente, stracolmo di energia, sincero, quasi violento, interminabile. Qualcosa capace di metterci addosso i brividi che proviamo ancora adesso, riascoltandolo (a proposito:  concentratevi sull’audio, alzate il volume. Speriamo di cuore che metta gli stessi brividi che ha messo a noi in quel momento e faccia venire gli occhi lucidi come quelli che avevano tutti, ma proprio tutti coloro che ci sono venuti a stringere la mano senza neanche la forza di parlare per l’emozione.

Grazie a tutti coloro che sono intervenuti. A tutti quelli che hanno contribuito a realizzare “Peso morto”. Ma soprattutto grazie ad Angelo Massaro e alla sua magnifica famiglia: dopo tutto quello che è stato costretto a subire, una soddisfazione come quella avuta con “Peso morto” a Roma è il minimo sindacale che tutti noi gli dovevamo.

 

Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone

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