Ingiusta detenzione, proposta per la retroattività del risarcimento
Introdurre la retroattività nella legge sulla riparazione per ingiusta detenzione. Lo chiede una proposta di legge presentata alla Camera.
Introdurre la retroattività nella legge sulla riparazione per ingiusta detenzione. Lo chiede una proposta di legge presentata alla Camera.
Nei giorni scorsi mi hanno colpito tre storie che hanno a che fare con la giustizia, o, meglio, con le procure. Il primo è un fatto di cronaca che in passato ha riempito le pagine dei giornali, ma i cui sviluppi l’altro ieri sono stati liquidati in poche righe, e in qualche caso del tutto…
Venne arrestato nel ’93 nel pieno di Tangentopoli dai pm della Procura di Milano. Era un giovane sindaco dell’hinterland. Subì 50 giorni di carcerazione e cinque anni di calvario giudiziario. Una vita rovinata, sul piano politico e personale. Risultato: assolto, era completamente innocente. Questo signore si chiama Roberto Lassini, è il presidente dell’associazione che ha…
E’ la proposta di Filippo Berselli, che vuole alzare il limite attuale, fissato a 516.456,90 euro. “Troppo basso, se consideriamo il gravissimo pregiudizio, spesso irreparabile sofferto dai soggetti”
Su 400 cause intentate dal 1988 per ingiusta detenzione l’errore è stato riconosciuto soltanto 4 volte. Solo l’1 per cento dei ricorsi contro i magistrati per ingiusta detenzione si risolve con una condanna della toga
Per 247 giorni di ingiusta detenzione ottiene 158 mila euro. “Fu autosuggestione di bambini e madri…”
La storia di Gigi De Santis, ex detenuto innocente che la giustizia non vuole risarcire perché la sua vicenda risale a prima che venisse introdotta nel codice penale la riparazione per ingiusta detenzione.
La Cassazione: la carcerazione preventiva è stata più lunga della pena comminata all’imputato
L’entità dell’indennizzo dovuto per un periodo di custodia cautelare in carcere da innocenti dipende da molti fattori. La storia di un uomo arrestato e in seguito assolto, che avrà una somma limitata perché ha indotto gli inquirenti a credere che fosse in qualche modo colpevole.
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