Innocenti, il libro bianco dell’ingiusta detenzione

Se si prendessero per mano l’una con l’altra, le persone arrestate o condannate ingiustamente in Italia negli ultimi trent’anni formerebbero una catena umana capace di coprire la distanza tra Roma e Napoli. Ogni otto ore uno di loro viene arrestato da innocente. Per risarcirli lo Stato ha già speso quasi 1 miliardo di euro, al ritmo di 57 euro al minuto. È un dato di fatto. Eppure, raramente fa notizia. Raramente diventa oggetto di analisi strutturata. “Innocenti. Il libro bianco dell’ingiusta detenzione in Italia”, edito da Giappichelli, rompe questo silenzio con un’opera unica nel panorama editoriale italiano. È esattamente questo il motivo per cui abbiamo ritenuto opportuno scrivere questo libro: ciò che da ormai quasi trent’anni ci affanniamo a sostenere – quello dell’ingiusta detenzione è il fenomeno più sottovalutato, misconosciuto e trascurato della giustizia italiana – è ancora oggi un messaggio arrivato a pochi. Bisognava fare qualcosa.

Innocenti libro bianco dell'ingiusta detenzione in Italia, Lattanzi e MaimoneQuesto libro è semplicemente qualcosa che non esisteva. Mette insieme numeri, analisi e storie vere. Ma soprattutto prova a dare una risposta a domande che fin qui erano rimaste senza: chi sono questi innocenti vittime di ingiusta detenzione? Da dove vengono, per quali reati mai commessi finiscono agli arresti, quanto tempo ci restano? E quanto devono aspettare affinché la loro innocenza venga acclarata? Come e in quanto tempo verrà risarcita l’ingiustizia che hanno subito?

La vittima-tipo di ingiusta detenzione

La nostra è un’analisi mai condotta prima nel nostro Paese, basata su un campione altamente rappresentativo di ordinanze di riparazione per ingiusta detenzione adottate in un anno. Nessun’altra indagine, né giornalistica né accademica, aveva mai analizzato questa mole di dati.

Maschio, italiano del Sud, 25-40 anni, in carcere un mese per rapina, furto o estorsione. Assolto dopo tre anni e risarcito dopo altri mille giorni. È il profilo della vittima-tipo di ingiusta detenzione in Italia. Una di quelli mille che ogni anno, da oltre trent’anni, vengono in media arrestati salvo poi essere riconosciuti innocenti.

Innocenti in una giustizia schizofrenica

Con questo libro abbiamo voluto fare un viaggio – ricco di storie, dati, curiosità, piccole e grandi schizofrenie della giustizia – in un’emergenza patologica del nostro sistema giustizia. Un problema che si concentra soprattutto nelle città del Sud: negli ultimi 10 anni, per esempio, Napoli ha fatto registrare poco meno di mille casi (965). La sola Calabria, nello stesso periodo, ha assorbito un terzo dell’intera somma destinata ai risarcimenti a livello nazionale (oltre 103 milioni di euro degli oltre 319 stanziati dallo Stato).

Abbiamo fatto un tour nei distretti di appello di tutta Italia scoprendo che i documenti richiesti per presentare la domanda di riparazione per ingiusta detenzione sono sempre diversi. E già tutti nella disponibilità dell’amministrazione della giustizia. I giudici vogliono per esempio sapere da te quando sei stato arrestato, se sei finito in cella o ai domiciliari, se sei evaso quando eri detenuto in casa. Chiedono a te copia dell’interrogatorio di garanzia e della sentenza di assoluzione. E sono solo alcuni esempi. Ma presentare la domanda è come lanciare in aria una moneta, si ha solo il 50% delle probabilità che venga accolta. E se arriverà l’indennizzo, bisognerà pagarci sopra anche l’imposta di registro.

Innocenti e ingiusta detenzione in Europa

Il volume è una miniera di altre informazioni mai raccolte prima: scopriamo che in Danimarca vengono indennizzati anche soli 10 minuti di fermo di polizia (con 130 euro); in Francia viene accolto l’87% delle domande di risarcimento; in Finlandia qualunque carcerazione ingiusta superiore alle 24 ore fa scattare un indennizzo automatico. E – anche qui – si tratta solo di alcuni dei tanti esempi possibili affrontati nel libro.

Completano il testo gli interventi di Cuno Tarfusser, ex sostituto procuratore generale della Procura di Milano; Enrico Costa, deputato di Forza Italia; Francesco Petrelli, presidente dell’Unione Camere Penali Italiane; Davide Giacalone, direttore editoriale del quotidiano “La Ragione”; Luca Luparia Donati, ordinario di procedura penale all’Università di Milano.

 

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Lattanzi – V. Maimone

“Innocenti – Il libro bianco dell’ingiusta detenzione in Italia”

Prefazione di Gian Domenico Caiazza

(Giappichelli 2025)