Ingiusta detenzione, accolto solo un terzo delle richieste di risarcimento

L’Italia è l’unico paese in Europa dove nell’Istituto della riparazione per ingiusta detenzione è stata inserita una clausola in base alla quale non va concesso il risarcimento a chi, pur essendo stato assolto, abbia con un comportamento di “dolo e colpa grave” tratto in inganno gli inquirenti. Non si valutano le sentenze assolutorie, ma si istruisce un altro processo su comportamenti e frequentazioni delle persone assolte

Francia, 800 mila euro per 7 anni in carcere da innocente

Loic Secher, accusato di violenza sessuale su una minore, è il settimo errore giudiziario in Francia dal 1945. I giudici francesi hanno riconosciuto un indennizzo anche per la madre, i due fratelli e la sorella: rispettivamente tra i 30 mila e i 50 mila euro. Respinta invece la richiesta di risarcimento del padre, morto durante la detenzione del figlio

Malagiustizia. La strage degli innocenti

Sono ogni anno 2.369 i procedimenti per ingiusta detenzione o errore giudiziario, con un esborso per lo Stato di 46 milioni nel 2011 e 213 milioni nel triennio 2004-2007. Il risarcimento più alto, 4,6 milioni, lo ha ottenuto Daniele Barillà, scambiato nel ’92 per un trafficante internazionale di droga. Tanti i casi noti…

Carcere ingiusto, record a Napoli: un caso al giorno

Tra assoluzioni e risarcimenti, la Corte d’appello del capoluogo partenopeo arriva 9,53% del totale. Ottomila le richieste di risarcimento presentate negli ultimi dieci anni (un terzo delle quali accolte), 213 milioni liquidati tra il 2004 e il 2007. E ventimila errori giudiziari nello stesso quadriennio.