Giuseppe Gulotta risarcimento

Giuseppe Gulotta risarcito: 6,5 milioni di euro per 22 anni in carcere da innocente

Quarant’anni dopo la strage di Alcamo Marina, che gli ha rovinato l’esistenza facendolo finire in carcere innocente per oltre vent’anni, Giuseppe Gulotta ottiene un risarcimento dallo Stato. Ma non è quello che i suoi avvocati – Pardo Cellini e Baldassarre Lauria – avevano richiesto: 56 milioni di euro. I giudici della Corte d’Appello di Reggio Calabria hanno disposto infatti che al muratore di Certaldo, accusato ingiustamente dell’omicidio di due carabinieri, vengano liquidati 6,5 milioni di euro a titolo di risarcimento per l’errore giudiziario di cui è stato vittima.

A quarant’anni di distanza dalla strage di Alcamo, dove rimasero uccisi due carabinieri, il risarcimento a Giuseppe Gulotta è dunque una realtà. “Se da un lato siamo soddisfatti perché finisce questo lungo percorso, cominciato quando Gulotta aveva solo 18 anni, dall’altro non ci soddisfa che sia stato riconosciuto un indennizzo e non un risarcimento”, ha spiegato l’avvocato Pardo Cellini. Come ha precisato l’altro legale di Gulotta,  Baldassare Lauria, “la Corte si limita a liquidare gli oltre settemila giorni di reclusione senza valutare i danni morali ed esistenziali. Ovviamente presenteremo ricorso in Cassazione, procedendo con la richiesta di 56 milioni di risarcimento”. Non basta: “In questi giorni presenteremo una richiesta di indennizzo al Tribunale di Palermo (sede del distretto competente per i reati commessi ad Alcamo) per dare vita al primo processo civile per risarcimento da torture commesse dall’Arma dei carabinieri”.

Gulotta era stato condannato all’ergastolo, ma dopo nove processi venne assolto dalla corte d’Appello di Reggio Calabria che certificò come la confessione fosse avvenuta sotto tortura. Nella vicenda erano stati coinvolte altre tre persone, risultati anch’esse innocenti: Vincenzo Ferrantelli, Gaetano Santangelo e Giovanni Mandalà (condannato nel 1981 per la Strage di Alcamo) che, dopo 19 anni di detenzione, è stato assolto nel 2014. L’uomo e’ deceduto nel 1998, ma i suoi familiari hanno richiesto 62 milioni di risarcimento.

 

(fonti: Agi, Ansa, 12 aprile 2016)

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