Errori giudiziari, in Italia 12 volte più che negli Usa

In queste ore è stato presentato  il rapporto annuale del National Registry of Exonerations, il Registro nazionale degli errori giudiziari negli Stati Uniti. Volete sapere quanti innocenti sono usciti dal carcere lo scorso anno Oltreoceano? 87 persone. E sapete quanti errori giudiziari ci sono stati solo nei primi sei mesi del 2013 in Italia? 1021, dunque dodici volte di più.

Non è finita. Il rapporto Usa ha aggiornato anche il dato relativo alle persone finite in carcere senza colpa (e liberate perché riconosciute innocenti) negli ultimi 25 anni: 1304 casi. In Italia, negli ultimi 22 anni, le vittime di una ingiusta detenzione o di un errore giudiziario sono state oltre 22 mila e 300.

 

Solo una piccola parte

“I casi che abbiamo riconosciuto finora sono solo una piccola parte degli errori che vengono commessi. La maggior parte delle volte, non vengono neanche alla luce”, ha detto il principale autore del rapporto, Samuel Gross. Tuttavia, nel 38% dei casi i detenuti sono stati riconosciuti innocenti grazie “all’iniziativa o attraverso la collaborazione delle forze di sicurezza”; un altro 17% ha riguardato imputati che si erano dichiarati colpevoli “pur essendo innocenti” per ottenere uno sconto di pena.

 

Le cause degli errori

Secondo il rapporto, nel 2013 è stata la falsa testimonianza la causa più ricorrente all’origine degli errori. Un peso specifico l’hanno avuto anche i testimoni oculari, protagonisti in negativo nel 38% degli sbagli, mentre nel 46% delle ingiuste detenzioni, è stata la condotta degli investigatori a provocare delle falle nelle indagini inducendo i giudici all’errore giudiziario.

 

Il gigante Italia, il topolino Usa

Chiariamolo subito: i due ordinamenti giudiziari sono profondamente differenti tra loro. E le realtà ambientali, il contesto culturale, tantissimi altri fattori rendono non strettamente omogenee le due grandezze (errori giudiziari in Italia e negli Stati Uniti) che stiamo mettendo a raffronto. Restano però i numeri. Che sono impietosi.

I dati diffusi oggi dal National Registry of Exonerations vengono considerati dagli autori del rapporto come un record. Mai raggiunti numeri così alti, fino a oggi, negli Usa. Per avere il secondo dato più alto bisogna tornare al 2009, quando si toccò quota 89 innocenti.

Eppure quelle statunitensi sono cifre insignificanti se paragonate alla situazione italiana, che avevamo già denunciato nei mesi scorsi. Ricordiamolo: secondo i dati ufficiali del ministero dell’Economia, a giugno 2013 in Italia si erano verificati 1.021 casi tra errori giudiziari (17) e ingiuste detenzioni (1.004).

Ma se si raffronta il dato generale italiano con quello degli Stati Uniti, le differenze sono ancora più marcate e fanno venire davvero i brividi. In 22 anni, oltre 22 mila e 300 persone sono state vittima di ingiusta detenzione o errore giudiziario nel nostro Paese, contro i 1.304 degli Usa.  Se al numero complessivo italiano si aggiungono i quasi 23 mila innocenti che si sono visti respingere la richiesta di indennizzo, si raggiunge quota 50 mila, quasi quaranta volte il totale degli Stati Uniti.

 

Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone