Berselli: L'ingiusta detenzione va risarcita con 2 milioni di euro
ingiusta detenzione, Filippo Berselli, ddl
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Per una volta, il fumo farà bene a qualcuno. Ai cittadini che sono stati in carcere senza motivo, a esempio, che sono moltissimi. E che in un futuro prossimo avranno diritto a un risarcimento quadruplicato per gli svarioni di pubblici ministeri e tribunali.
In dieci anni sono decuplicate le richieste di riparazione per ingiusta detenzione, un fenomeno reso ancor più drammatico dalla lentezza dei processi. E la legge sulla responsabilità dei magistrati è la più inapplicata di tutte…
Un documento della Corte suprema di Manila descrive la situazione nel Paese asiatico: il 77% dei casi di custodia cautelare è fatto da innocenti finiti in manette senza colpa.
Non è vero che oggi il processo penale in Italia non funziona. “Funziona eccome, ma a senso unico: per i poveracci, i non garantiti, i ladri di polli e la povera gente”, dice Gian Carlo Caselli, direttore dell’amministrazione penitenziaria.
Un padre viene condannato a otto anni di prigione per un orrendo caso di pedofilia: ha violentato la figlia per un decennio, dice la sentenza ormai definitiva. Ma a chiedere la grazia per il “maniaco” ora è proprio lei, la presunta vittima del genitore-padrone.
L’analisi di Rosario Minna, procuratore aggiunto a Firenze, esperto di cause sulle detenzioni illecite. “Ecco quali sono i criteri per calcolare la riparazione”. Il magistrato: due situazioni previste dalla legge, l’innocenza e l’errore del tribunale.
Farà ricorso alla Corte di Cassazione Patrick Lumumba, dopo che la Corte d’Appello di Perugia gli ha riconosciuto un risarcimento danni per i 14 giorni di carcere di soli 8mila euro a fronte di una richiesta di oltre 500mila euro.
Ottomila euro di risarcimento assegnati dalla Corte d’appello di Perugia a Patrick Lumumba Diya per l'”ingiusta detenzione”, di 14 giorni, subita dopo essere stato accusato dell’omicidio di Meredith Kercher al quale è stato poi riconosciuto totalmente estraneo e quindi prosciolto dal gip.
D’ora in avanti, chi si sia visto riconoscere il risarcimento per ingiusta detenzione avrà anche il diritto a chiedere il rimborso delle spese legali sostenute.