Cari detenuti senza colpa, più voglia c'è di forca e più crescono gli errori

Più voglia c’è di forca e più crescono gli errori giudiziari. In dieci anni sono decuplicate le richieste di riparazione per ingiusta detenzione, un fenomeno reso ancor più drammatico dalla lentezza dei processi che caratterizza il sistema giudiziario italiano.
La legge sulla responsabilità dei magistrati è la più inapplicata di tutte e il cittadino non ottiene quasi mai giustizia se le toghe sbagliano. In attesa di una riforma che incida anche sul disciplinare si continua a finire in cella da innocenti. I giudici tanto non pagano, ci pensa lo Stato. Risarcimenti milionari che però non restituiscono mai salute, affetti, famiglia ad una vita smarrita dietro le sbarre.
Eppure queste riabilitazioni ridanno speranza a voi che soffrite l’ingiusta detenzione e impongono una seria riflessione alla politica e alla magistratura che ragionano più per la casta che per la collettività.

(Fonte Quotidiano.net – 19-11-2008 – Mauro Avellini)