Ascoltarlo è un’opportunità unica, perché è tra i massimi esperti mondiali di errori giudiziari e innocenti in carcere. Quando parla il professor Brandon Garrett, insomma, c’è soltanto da imparare: docente di procedura penale dal 2005 alla University of Virginia School of Law, negli Stati Uniti, i suoi studi e i suoi libri sugli errori giudiziari, sull’efficacia del test del DNA come strumento per scagionare gli innocenti in carcere, sulle scienze forensi, sono da anni ormai citati e utilizzati ai più alti livelli della giustizia americana.
Lo abbiamo intervistato in esclusiva per l’Italia (qui trovate una versione più approfondita del nostro colloquio con il professor Brandon Garrett), in occasione del convegno internazionale “Rethinking Wrongful Conviction”, organizzato presso l’Università Roma III dal professor Luca Luparia, ordinario di Procedura Penale presso la Facoltà dello stesso ateneo nonché direttore di Italy Innocence Project.
Ecco dunque cosa ci ha detto Brandon Garrett sulle cause degli errori giudiziari, sugli strumenti per limitarli, sulle differenze tra Stati Uniti ed Europa e sulla situazione in Italia, dove a farla da padrona è l’ingiusta detenzione, cioè i casi di una custodia cautelare (in carcere o agli arresti domiciliari) che si risolvono poi in un’assoluzione.
