Quando, 25 anni fa, ebbe l’idea di creare un organismo capace di individuare gli innocenti in carcere e tirarli fuori dimostrandone la non colpevolezza grazie al test del Dna, Peter Neufeld era solo un giovane avvocato d’ufficio. Con l’amico e collega Barry Scheck, ancora non sapevano che dare vita a Innocence Project avrebbe significato mettere le fondamenta della più grande, prestigiosa e autorevole organizzazione al mondo contro gli errori giudiziari. La stessa, per capirsi, che è riuscita a scovare e risolvere storie come quella che coinvolse Dean Gillispie. E che oggi ha ramificazioni in quasi tutto il mondo, i cui responsabili abbiamo avuto spesso modo di conoscere e intervistare.
Oggi Peter Neufeld è un docente universitario, ma soprattutto uno dei massimi esperti dell’argomento, dopo essersi specializzato nelle scienze forensi e nel modo in cui queste possono influire sui processi, generando condanne ingiuste e portando innocenti dietro le sbarre. Parlare con lui di errori giudiziari è qualcosa che qualunque addetto ai lavori considera il massimo, dal punto di vista professionale.
Ebbene, noi di Errorigiudiziari.com abbiamo potuto trascorrere mezza giornata con questo punto di riferimento mondiale per tutti gli studiosi e in genere per gli esperti del tema. Abbiamo scoperto una persona affabile, molto interessata alla realtà italiana, che ha accettato volentieri di rispondere alle nostre domande (come del resto aveva già fatto il suo alter ego Barry Scheck). Gliene abbiamo poste tante, in questa intervista sono finite per motivi di tempo solo quelle più importanti. Ma le risposte di Peter Neufeld valgono comunque la pena di essere ascoltate: i ragionamenti, le spiegazioni e le osservazioni che contengono sono decisamente molto interessanti.