A incastrarlo è stato il suo nome e cognome. Salvatore Donadei, 51 anni, imprenditore edile di Nardò (una cittadina di trentamila abitanti in provincia di Lecce), ha trascorso una settimana in cella da innocente perché vittima di un errore di persona e di un caso di omonimia. «Per me è…
Esegui il login o registrati al sito per leggere l'articolo completo