Il primo archivio web su errori giudiziari e ingiusta detenzione, a cura di Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone
Storia di Matteo Motisi, vittima di un clamoroso caso di omonimia. Nel 1995 fu arrestato con l’accusa di essere uomo di fiducia di Riina: 5 mesi in carcere e oltre due anni di odissea giudiziaria, prima di accorgersi dell’errore giudiziario.
Il citofono che squilla in piena notte, alle 3 del 10 febbraio 1995. Il subbuglio nel palazzo, il portiere che si affaccia nell’androne per capire cosa sia quel trambusto, otto carabinieri che si presentano alla porta di Matteo Motisi. Quando la moglie Giuseppina li fa entrare, i militari irrompono nell’appartamento,…
Lunedì 26 maggio 2008, l'una e un quarto della notte. Una pattuglia di cinque carabinieri si presenta alla porta di…
[caption id="attachment_4150" align="alignleft" width="300"] Anna Paglialonga.[/caption] Era il 21 aprile del 2008 quando, all’alba, gli agenti della squadra mobile di…
L’importanza, o la sfortuna, in questo caso, di chiamarsi Mohamed Salim. Al centro di un caso giudiziario per dieci anni…
Per essere un esponente di spicco della mafia, gli era anche andata bene: 3 anni di carcere più 11 mesi…
Quanto spazio occupa una “i”? Non troppo, anzi pochissimo. Di certo, una superficie ben più stretta di una maglia di…
A incastrarlo è stato il suo nome e cognome. Salvatore Donadei, 51 anni, imprenditore edile di Nardò (una cittadina di…
Tre anni a marcire dietro alle sbarre di Rebibbia da totale innocente per un “mezzo” caso di omonimia. Millecento giorni…
Lo spumante è nel frigo da qualche giorno. Tutto è pronto per la festa dell’ultimo dell’anno. Ma Giuseppe Galeano, 48…
