Il primo archivio web su errori giudiziari e ingiusta detenzione, a cura di Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone
Storia di Anna, accusata di essere affiliata alla camorra solo perché una frase in dialetto intercettata viene trascritta male dagli investigatori: invece di “morsi”, “morti”.
Un assegno di undici milioni e 880 mila lire, tanto paga lo Stato a un’innocente sepolta per nove mesi in carcere. “Riparazione per ingiusta detenzione”, dice la legge. “Ma quale riparazione, è un pugno di sale…” si dispera Anna Iacono, che i giorni bruciati in galera li porterà scolpiti nell’animo,…
[caption id="attachment_14742" align="alignleft" width="133"] Leandra D'Angelo.[/caption] Roma, 25 giugno 2009. È l'alba, quando alla porta di casa di Leandra D'Angelo,…
[caption id="attachment_4145" align="alignleft" width="150"] Emanuele Nassisi.[/caption] Per i carabinieri, la parola “auto” significava “droga”; “sutta la porta”, così chiamato il…
L’operazione aveva suscitato non poco scalpore in città. I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Trento erano riusciti a…
[caption id="attachment_8848" align="alignleft" width="300"] Omar Milanetto il giorno dell'arresto.[/caption] Sono le 6 del mattino del 28 maggio 2012. Agenti di…
Accusato di essere collegato ai clan camorristici. Di detenere per loro conto armi da fuoco. Lui, un gallerista anche abbastanza…
Pensionato, incensurato. Una vita trascorsa a impegnarsi per l’Associazione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro, di cui oggi è presidente…
[caption id="attachment_8304" align="alignleft" width="300"] Carlo Salti[/caption] Carlo Salti, 66 anni, oggi è in pensione. All’epoca dei fatti che gli hanno…
