ingiusta detenzione in Puglia corte d'appello di Bari

Ingiusta detenzione, in Puglia risarcimenti record

Seicentocinquantadue casi di ingiusta detenzione negli ultimi cinque anni. Più due errori giudiziari. Per una spesa in indennizzi e risarcimenti pari a circa 16 milioni di euro. È il bilancio della ingiusta detenzione in Puglia, in particolare nei tre distretti d’Appello della regione, per quanto riguarda gli innocenti finiti in carcere senza colpa dal 2012 al 2016, secondo un’elaborazione di Errorigiudiziari.com sulla base dei dati ufficiali del Ministero dell’Economia.

Abbiamo preso in considerazione i numeri relativi alla Corte d’Appello di Lecce, a quella di Bari e alla Sezione distaccata di Taranto. Il risultato? Vediamolo nel dettaglio.

Ingiusta detenzione in puglia, i casi

Cominciamo da Lecce. Nel capoluogo salentino, nei cinque anni considerati (dal 2012 al 2016), il totale di persone a cui è stata applicata ingiustamente una custodia cautelare (in carcere o agli arresti domiciliari) sono state in tutto 305. Il numero più alto di casi di ingiusta detenzione si è fatto registrare nel 2012 (97), quello più basso l’anno successivo (37), quando però sono stati risarciti anche 2 errori giudiziari. Lo scorso anno gli indennizzi si sono fermati a quota 58, non lontano dai dati del 2015 (53) e del 2014 (60).

Quanto a Bari, tra il 2012 e il 2016 si sono verificati 320 casi di ingiusta detenzione. L’anno nero è stato il 2015 (con 105 casi), quello più virtuoso è stato invece il 2012 (soltanto 29 indennizzi). Lo scorso anno le sentenze di riparazione per ingiusta detenzione si sono fermate a 73.

Passiamo a Taranto. Qui la Sezione distaccata della Corte d’Appello ha fatto segnare numeri molto più modesti: il massimo si è raggiunto nel 2015, con 9 casi, e nel 2013 (7 casi). Lo scorso anno le ingiuste detenzioni sono state 4.

Ingiusta detenzione in puglia, i risarcimenti

Ancora più interessanti i dati relativi alla spesa in indennizzi. A Lecce nel quinquennio 2012-2016 si è superata quota 6 milioni di euro: il top si è raggiunto nel 2015 (con oltre 1 milione 965 mila euro) e nel 2014 (più di 1 milione 917 mila euro), ma anche negli altri anni si è sempre superata quota un milione di euro, tranne che nel 2013 (930 mila euro, a cui però vanno aggiunti gli oltre 300 mila euro di risarcimenti per i 2 casi di errori giudiziari).

La spesa in riparazioni per ingiusta detenzione a Bari è ancora più alta: oltre 9 milioni 600 mila euro nei cinque anni considerati. Solo nel 2015 lo Stato ha pagato 3 milioni 383 mila euro; lo scorso anno le 73 ingiuste detenzioni sono costate invece oltre 2 milioni 100 mila euro.

Più contenuta la spesa in riparazioni per ingiusta detenzione a Taranto, a fronte di un numero decisamente più ridotto di casi da indennizzare: lo scorso anno si è superata per la prima volta quota 100 mila euro, che nel 2015 e nel 2014 si era sfiorata. L’anno più virtuoso era stato il 2012 con soli 7252 euro di indennizzo ai 2 casi registrati.

 

(Valentino Maimone & Benedetto Lattanzi)

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