"Enzo Tortora, una ferita italiana", il docufilm per non dimenticare

È stato proiettato alla Camera, davanti ai deputati della Repubblica. Poi a Milano e a Napoli. E il tour andrà avanti per toccare diverse altre tappe. Il docufilm  “Enzo Tortora, una ferita italiana”, realizzato da Ambrogio Crespi, è un modo efficace e concreto per tenere vivo il ricordo del clamoroso errore giudiziario che vide protagonista il popolare presentatore televisivo.

 

Superati i trent’anni dal suo arresto e i venticinque dalla sua morte, Enzo Tortora rimane ancora, suo malgrado, l’icona e il simbolo, troppo spesso dimenticato, della malagiustizia in Italia.

Ambrogio Crespi nella sua opera si propone di riaccendere la memoria su un caso che mise la politica dell’epoca con le spalle al muro rispetto alle responsabilità della giustizia italiana. Attraverso i protagonisti e i testimoni di quegli anni, ricostruisce una vicenda che è un archetipo tutto italiano, sia da un punto di vista umano, sia storico.

 

Il vero protagonista del docufilm è proprio lui, Enzo Tortora: la sua storia, le sue parole, sono racchiuse per la prima volta in un lavoro organico e dal valore documentale, che ha l’intento di conservare il senso e il peso di una vicenda che troppo spesso è diventata una bandiera sventolata sulle barricate degli opposti schieramenti politici.

 

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