Risarcimento anche per ingiusta detenzione in ospedale psichiatrico

L’indennizzo per ingiusta detenzione spetta anche a chi è stato rinchiuso, in attesa di giudizio, in un ospedale psichiatrico giudiziario. La Cassazione ha “allargato le maglie” del risarcimento concesso a chi viene arrestato e poi assolto. Per la prima volta la Corte, ribaltando una sentenza della Corte d’appello di Genova, ha riconosciuto il diritto all’indennizzo in un caso in cui nei confronti dell’accusato era stato disposto il ricovero in un Opg con una “misura di sicurezza provvisoria”. La vicenda, singolare, riguarda un minorenne di La Spezia che nell’agosto 2004 è stato arrestato per la ricettazione di un orologio e, sottoposto a perizia psichiatrica che ne aveva accertato l’incapacità di intendere e di volere ma anche la pericolosità sociale, è stato ricoverato in Ospedale psichiatrico giudiziario.
In seguito all’appello della difesa il tribunale di sorveglianza di Genova, dopo aver disposto una nuova perizia che concludeva invece per la non pericolosità sociale, nel giugno 2005 ha revocato il ricovero in Opg e ha disposto l’affidamento ai servizi sociali in una comunità di Sassello. I familiari del ragazzo hanno perciò chiesto l’indennizzo per l’ingiusta detenzione subita dal giovane.La Corte d’appello ligure ha respinto la richiesta affermando che «il ricovero in ospedale psichiatrico, pur essendo definito tecnicamente detenzione, mira alla cura del soggetto oltre che a tutelare la collettività, per cui non è ipotizzabile un risarcimento.

(Fonte: il Secolo XIX, 11 marzo 2009)