Il primo archivio web su errori giudiziari e ingiusta detenzione, a cura di Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone
Accusato di aver ucciso una cara amica, il giorno del delitto si trovava all’altro capo della città. Inchiodato da un referto del consulente dell’accusa palesemente infondato
Josè Alberto Cadena Ruiz Due anni, sei mesi e 18 giorni in carcere da innocente. Un’ingiusta detenzione dovuta a un’accusa infamante quanto infondata: aver strangolato e ucciso una cara amica. Un delitto che però Josè Alberto Cadena Ruiz, 52 anni, ecuadoriano, ma residente in Italia da oltre 10 anni, non…
È la sera del 30 giugno del 2013. Dalla finestra di un appartamento al nono piano di via Einaudi 1,…
Gli errori giudiziari nascono spesso da situazioni paradossali. Sviste, errori marchiani, ritardi, inefficienze. Talvolta addebitabili ai magistrati, giudici o pm…
È la sera del 12 ottobre 2011. Un allevatore di 42 anni, Ciro Ciavarella, viene ucciso da tre colpi di…
Il più classico degli scambi di persona. Ma questa volta, dietro l’errore giudiziario che ha portato in carcere ingiustamente un…
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Si fece due mesi di arresto, tra carcere e domiciliari, perse il lavoro di muratore e la fidanzata lo lasciò…
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Romes Zolini ha 28 anni ed è un giostraio originario di Camposampiero, una cittadina in provincia di Padova. Il 17…
È il 16 giugno del 2016. Un senegalese di 22 anni, richiedente asilo, viene arrestato in piazza Dante, a Trento,…
