«Io, avvocato delle Coop arrestato ingiustamente per gli errori di un magistrato»

294 giorni di ingiusta detenzione per un mix di pressappochismo e sciatteria investigativa. Storia di un professionista accusato da innocente di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato.

SCHEDA

Claudio Marelli

Varese (Varese)
  • Anno
  • 2016
  • Reato
  • Truffa aggravata
  • Avvocato
  • Lara Paladino
  • Giorni di detenzione in carcere
  • 294 (arresti domiciliari)
  • Errore
  • Indagini
  • Risarcimento
  • Concesso
Claudio Marelli ingiusta detenzione
L’avv. Claudio Marelli.

«”Fin dall’interrogatorio di garanzia, l’avvocato Claudio Marelli aveva fornito al giudice copiosa documentazione con tutte le informazioni utili e gli elementi necessari per dimostrare che non c’erano gli estremi per la custodia cautelare”. In queste motivazioni con cui la Corte d’Appello di Milano disponeva nei miei confronti il risarcimento per ingiusta detenzione, c’è tutto il paradosso della mia vicenda. Mi hanno arrestato, ma non avrebbero potuto farlo.

Questa storia va raccontata dal principio. Perché ancora non ho digerito come un magistrato abbia operato con tanta superficialità e negligenza. Ho passato quasi dieci mesi agli arresti domiciliari perché un pubblico ministero si era convinto che fossi ancora nel consiglio di amministrazione di una cooperativa di Varese, quando in realtà non avevo più quell’incarico da oltre un anno. Il problema è che quella cooperativa aveva truffato lo Stato non pagando i contributi previdenziali sugli straordinari dei suoi dipendenti. E ora il Pm imputava a me qualcosa di cui non avevo più alcuna responsabilità: gli sarebbe bastato leggere i verbali, per capirlo facilmente.

Non solo, ma in quanto avvocato, in quella coop mi occupavo solo delle cause e dei ricorsi presso gli enti. E invece sull’ordinanza di custodia cautelare c’era scritto che ero ancora “parte integrante” del vertice della cooperativa. 

Per carità, una svista del magistrato ci può anche stare. Ero convinto di poter chiarire tutto facilmente già durante l’interrogatorio di garanzia. E invece, nonostante abbia dimostrato al Gip con le visure camerali la mia uscita dal Cda, il Pm resta sulle sue posizioni: sarei ancora l’amministratore di fatto della cooperativa. Senza spiegazioni o altre prove, conferma la richiesta di arresto che viene accolta dal Gip. 

Il ritorno alla vita normale, dopo tre anni e due mesi di processi. E 294 giorni agli arresti domiciliari”.

(Claudio Marelli per un anno è stato sospeso dall’ordine degli avvocati e sollevato da diversi incarichi importanti in varie cooperative ed enti sindacali)

 

Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone

(fonte: La Ragione, 7 settembre 2021)

 

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