Ricercato a sua insaputa, arrestato dopo 9 anni

Era ricercato per spaccio di droga, ma non lo sapeva. Ed era anche convinto che con quella vecchia storia di nove anni fa, non avesse più nulla a che fare: ne era uscito pulito, perché mai la polizia avrebbe dovuto dargli la caccia?

 

E invece A. M., un immigrato regolare di 32 anni, originario del Marocco, aveva su di sé un ordine di carcerazione emesso nel 2003 dal Gip di Potenza. L’accusa: detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

 

Potenza è la prima città dove il marocchino aveva trovato accoglienza da alcuni suoi connazionali. Ma qui, durante un controllo all’auto su cui viaggiava con altre tre persone, la polizia aveva scoperto della droga. E i marocchini erano finiti in carcere. A. M., tuttavia, era riuscito a dimostrare la sua estraneità ai fatti: rilasciato, con l’obbligo di firma presso la Polizia giudiziaria, misura anch’essa revocata dopo poco. Secondo l’avvocato difensore del 32enne, tutto era stato risolto e l’estraneità ai fatti provata.

 

In Romagna dal 2007, A. M. aveva messo su famiglia e trovato lavoro regolare come fornaio. Due giorni fa, passato in Questura a Rimini per il rinnovo del suo permesso di soggiorno, la scoperta dell’ordine di carcerazione per fatti a cui sembrerebbe essere estraneo. E per i quali non si è svolto ancora alcun processo.

 

(fonti: il Resto del Carlino, la Repubblica, Ansa, 15 aprile 2012)