Processi e persone, i limiti da non superare

Luigi Pelaggi

Responsabilità civile dei magistrati e allungamento dei termini di prescrizione, inasprimento delle pene e misure alternative alla detenzione. La legislazione penale, in Italia, va avanti per successive approssimazioni. Spesso con norme che possono portare anche a risultati contraddittori.

Quello che però il legislatore non deve mai dimenticare è che dietro un procedimento, specie se penale e che dunque può comportare la privazione della libertà, c’è sempre una persona. Perché è proprio una legislazione rattoppata che può fare danno, che può provocare errori giudiziari.

 

Un caso emblematico è quello di Luigi Pelaggi, ex commissario di governo e capo della segreteria tecnica del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo all’epoca dei fatti. Un’accusa pesante (avere intascato una tangente per la bonifica di uno stabilimento) gli è costata cinque mesi di carcere. Nei giorni scorsi l’archiviazione delle accuse.

 

Potranno mai le leggi sulla riparazione per ingiusta detenzione risarcire un danno così grave? Cinque mesi di vita sottratti con tutto il corollario di conseguenze, private e non solo, che lasciano un segno indelebile sulla pelle di chi le subisce.

 

(fonte: Il Sole 24 Ore, 1 luglio 2015)