Le “insonnie” di Roberto Saviano, i placidi sonni dei magistrati. Tre storie esemplari

Dice Roberto Saviano su Twitter che se fosse un giudice “non dormirei la notte a dover comminare pene che diventano torture e in alcuni casi condanne a morte”. Ed è probabile che, per questa sua “insonnia”, Saviano sarebbe un buon giudice. Dormono invece placidi i giudici, e siamo noi, i cittadini, ad averli agitati.  …

Storie di ordinaria ingiustizia

Clamorosi errori giudiziari, innocenti in carcere per settimane, mesi e anni, per le accuse infondate mosse da “pentiti” della malavita organizzata, pronti a denunciare chi capita, per calcolo e opportunismo; o per superficialità di chi doveva condurre le necessarie indagini.