Contrada: “Mi hanno tolto 23 anni”
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Per la Corte europea dei diritti dell’uomo, l’ex numero due del Sisde e capo gabinetto dell’Alto commissariato per la lotta alla mafia non doveva essere condannato.
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Intervista a Giulio Petrilli: riconosciuto innocente, non ha diritto all’indennizzo per ingiusta detenzione perché secondo i giudici frequentava le persone sbagliate e ciò ha favorito l’errore giudiziario che lo ha portato in carcere.
L’inefficienza del sistema giudiziario italiano sotto la lente della Corte europea dei diritti dell’uomo