Ventuno giorni in un carcere militare, quattro mesi agli arresti domiciliari. L’accusa: droga. Ma era innocente. E per colpa di intercettazioni fraintese e mal trascritte, la sua carriera professionale ha rischiato di essere distrutta. Solo un miracolo ha consentito di recuperare una situazione che rischiava di essere persa per sempre.…
Esegui il login o registrati al sito per leggere l'articolo completo