Un tunnel chiamato giustizia

1978: un giovane, Dante Forni, viene accusato di essere uno dei basisti bolognesi di Prima Linea, ma si proclama innocente e sostiene di non aver mai avuto a che fare con la lotta armata. Gli indizi sembrano smentirlo e a credergli sono solo la sua famiglia e l’avvocato difensore, l’autore di questo libro. Il legale trascorrerà gli anni successivi a dimostrare l’estraneità del suo assistito alle accuse, a demolire impianti accusatori, a dimostrare la falsità di alcuni rapporti delle forze dell’ordine e a smentire pentiti che mentono. Con la passione che lo contraddistingue Achille Melchionda ricostruisce passo dopo passo i momenti salienti di quegli avvenimenti della cronaca nazionale, affidandosi a quotidiani dell’epoca e ad estratti degli atti processuali, in questa nuova edizione aggiornata di un libro ancora oggi di straordinaria attualità .

 

Achille Melchionda, avvocato penalista, già docente universitario di Diritto processuale penale e di psichiatria forense e collaboratore de “Il Resto dlel Carlino” insegna Deontologia forense nelle scuole di specializzazione dell’Università di Bologna e di Parma e Nozioni di procedura penale nel corso di Giornalismo di Bologna. E’ autore di un volume sulla riforma del codice di procedura e di numerosi scritti giuridici. Ha pubblicatoUn tunnel chiamato giustizia (Cappelli), De familia e dulcis in fundo(Pendragon), Centro studi e archivio storico Lions (in proprio), Le radici del Lionismo (Magalini Due), Francesca Alinovi. 47 coltellate (Pendragon).