La prevalenza del pregiudizio

Perché non accettiamo mai un’assoluzione? Per quale motivo continuiamo a nutrire sospetti – spesso basati su convinzioni o sensazioni infondate, superficiali o infondate – anche quando a scagionare qualcuno è intervenuta una sentenza definitiva? Come mai consideriamo anche il più completo proscioglimento come un’opinione? Se lo chiede Michele Ainis sul Corriere della Sera, nel suo…

Tutti i prosciolti sono uguali. E vanno risarciti

Tante persone assolte con sentenza definitiva si vedono rifiutare la riparazione per ingiusta detenzione perché, secondo i magistrati, con le loro frequentazioni hanno tratto in inganno gli inquirenti. Se la sentenza definitiva è assolutoria, una persona è da considerarsi innocente e quindi deve essere risarcita

L'assoluzione di Busco non guarisce il diritto dalla sua malattia

Quella di un sistema giudiziario che dai tempi ormai della vicenda Tortora, e proprio a causa del modo in cui essa fu trattata, sotterrata e dimenticata, è letteralmente impazzito. Tanto impazzito che anche le garanzie volute dal legislatore per tutelare i cittadini, come i tre gradi di giudizio, e la possibilità quindi di rimediare agli “errori”, persino in tempi relativamente brevi, finiscono per aiutare la malattia a resistere. O a riprodursi più forte di prima