Alberto Matano

Matano: “Ho capito che prima di condannare, bisogna dubitare”

Ha avuto il grande merito di portare in prima serata sulla Rai il grande tema degli errori giudiziari e delle vittime di ingiusta detenzione. E ora, dopo il successo della prima stagione, Alberto Matano – conduttore del Tg1 e di programmi di altissimo ascolto come La vita in diretta – ha fatto il bis con il suo “Sono Innocente” (a cui noi di Errorigiudiziari.com lo scorso anno collaborammo come consulenti ufficiali del programma e che ci ha visto ospiti di una puntata nel corso della sua seconda stagione). Non solo: è appena uscito anche il suo libro “Innocenti”, una raccolta di alcuni dei casi trattati nella trasmissione: da Diego Olivieri Maria Andò, da Lucia Fiumberti (tra i protagonisti del nostro docufilm “Non voltarti indietro“) a Giovanni De Luise, solo per citarne alcuni. Tutte vicende drammatiche, amare e sconvolgenti di ingiusta detenzione: uomini e donne finiti in custodia cautelare (in carcere o agli arresti domiciliari), salvo poi essere riconosciuti innocenti con sentenza definitiva.

Abbiamo intervistato Alberto Matano (che apprezza da tempo il nostro lavoro) alla presentazione romana del suo libro. Per chiedergli com’è cambiato il suo modo di essere giornalista, da quando ha scoperto l’argomento degli innocenti in carcere. E per farci raccontare qualcosa in più sul suo lavoro. Ecco cosa ci ha risposto.